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Climatizzatori: guida alla scelta e bonus 2022

Estate: sole cocente, afa e termometro sopra i 30°. Apri le finestre in cerca d’aria e, invece, entra un caldo insopportabile. Impossibile concentrarsi sul lavoro di giorno, riposare di notte.

Guida Bonus condizionatori 2021 | DotClima

Quando temperature elevate e afa rendono difficile e faticosa qualsiasi attività, l’unica soluzione è chiudere le finestre e godere il fresco del climatizzatore (o trasferirsi in alta montagna).

Alcuni modelli di condizionatore, oltre a raffrescare l’aria in estate, hanno anche funzione deumidificante e consentono di riscaldare l’aria nei mesi invernali, andando ad affiancare se non sostituire il riscaldamento.

Vuoi installare un condizionatore nei tuoi ambienti?

Come scegliere il miglior condizionatore

Il climatizzatore è quindi la soluzione più efficace per avere il clima perfetto nei propri ambienti tutto l’anno. Sul mercato esistono innumerevoli brand e altrettanti apparecchi con caratteristiche diverse. Come orientarsi verso la scelta migliore per le proprie specifiche esigenze?

Affidarsi ad un professionista in grado di individuare e installare il climatizzatore più adatto è indubbiamente una scelta vantaggiosa sia perché permette di avere la tranquillità di un lavoro eseguito a regola d’arte sia perché solleva da lunghe ricerche, scelte che possono rivelarsi sbagliate e dalla gestione dell’installazione “fai da te”.

Conoscere l’argomento è il primo passo per una scelta consapevole, per aiutarti abbiamo preparato una semplice “guida pratica”.

Dimensione del locale da climatizzare

Quando valuti l’acquisto di un climatizzatore, oltre al budget a disposizione occorre valutare altri parametri tra cui le dimensioni del locale in cui avverrà l’installazione.

La misura di riferimento è la metratura della stanza espressa in metri quadri.

Ogni modello di climatizzatore ha una determinata capacità di raffrescare (o riscaldare o deumidificare) l’aria di un ambiente rapportata ai m2. Valutare correttamente il rapporto dimensioni/prestazioni consente di ottimizzare le prestazioni e avere il massimo risparmio energetico.

La potenza del climatizzatore, differente per ogni modello, è espressa in BTU (British Thermal Unit) e definisce la quantità di calore richiesta per alzare la temperatura di 454 grammi di acqua da 60 a 61 fradi Fahrenheit. Il rapporto BTU/ora esprime il potere refrigerante dei sistemi di condizionamento e degli impianti di riscaldamento.

Occorre scegliere per il proprio locale il climatizzatore con il valore BTU adeguato per raffrescare o riscaldare la stanza, tenendo conto che per un locale di medie/piccole dimensioni sarà sufficiente un BTU non molto elevato mentre, in caso di ambienti open space o uffici, si avrà necessità di un modello più potente.

Oltre ai BTU occorre valutare anche il consumo (espresso in Kw/h), l’esposizione dei locali, l’altezza del soffitto, il numero e la tenuta dei serramenti. Per questo l’intervento di un tecnico esperto o meglio di un termotecnico è la scelta migliore.

Tipologie di condizionatore

Esistono diverse tipologie di climatizzatore tra cui scegliere sulla base delle tue esigenze.

Tipicamente il climatizzatore fisso è composto dallo split, installato all’interno della stanza, e dal motore esterno che si trova all’esterno dell’abitazione. Da alcuni anni sono presenti sul mercato anche climatizzatori senza unità esterna, indicato nei casi in cui non è possibile installare il motore esterno.

Principalmente possiamo individuare queste tipologie di condizionatore:

Condizionatori monoblocco portatili

Climatizzatori che non vanno installati a parete e non hanno unità esterna ma un tubo per lo scarico dell’aria che richiede uno sfogo esterno.
Questa soluzione è molto pratica perché consente di spostare l’apparecchio nelle varie stanze ma, di contro, ha consumi abbastanza elevati.

Condizionatori senza unità esterna

Sono climatizzatori che integrano il motore nella struttura dello split. Questa soluzione è ideale per chi non può (per motivi paesaggistici o pratici) installare l’unità esterna ma necessita di svuotare regolarmente la vaschetta di raccolta dell’acqua e hanno costi abbastanza elevati.

Condizionatori monosplit

Si tratta del climatizzatore “classico”, con unità interna fissata alla parete e collegata al compressore esterno, fissato su una parete o su un balcone/terrazzo.

Questa tipologia di condizionatore può essere dotato di pompa di calore e funzionare anche in inverno per riscaldare l’aria.

I modelli dotati di motore inverter sono quelli che garantiscono la miglior efficienza energetica perché necessitano di meno potenza per mantenere stabile la temperatura nell’ambiente.

Condizionatori Dual Split

Come per il climatizzatore monosplit questi apparecchi prevedono un motore esterno posto all’esterno dell’edificio. In questo caso, però, gli split collegati all’unità esterna possono essere due o più, ognuno posto in una stanza diversa.
L’installazione di questa soluzione è più complessa e richiede l’intervento di un tecnico esperto ma è la più efficiente perché permette di regolare la temperatura in diversi ambienti.

Vuoi installare un condizionatore nei tuoi ambienti?

Motore o unità esterna

Il motore esterno del condizionatore può utilizzare due diverse tecnologie che si differenziano per efficienza e performance:

Tecnologia “on-off”

È la tecnologia più datata e semplice in cui, all’accensione dell’apparecchio, il motore lavora alla massima potenza fino al raggiungimento della temperatura desiderata per poi spegnersi e riaccendersi (sempre alla massima potenza) quando la temperatura varia di nuovo.

Motore inverter

La tecnologia inverter modula la potenza del motore che parte alla massima potenza per poi diminuire l’intensità di lavoro man mano che ci si avvicina alla temperatura desiderata. Per mantenere la temperatura interna l’apparecchio non si spegne mai ma lavora al minimo, efficientando i consumi e migliorando il comfort abitativo.

Dove installare il climatizzatore

Per avere il massimo delle prestazioni posizionare lo split nel posto giusto è fondamentale. Solo un termotecnico o un tecnico esperto possono individuare la posizione migliore ma vogliamo darti comunque qualche suggerimento da valutare.

Rumorosità del condizionatore
Alcuni modelli sono più rumorosi di altri quindi posizionarli accanto alla scrivania, alla tv o nella stanza da letto potrebbe essere fastidioso.

Estetica
Le case produttrici prestano sempre più attenzione alla gradevolezza dell’unità interna, che comunque ha sempre un certo impatto nella stanza. Nascondere l’apparecchio dietro una tenda non è una buona idea perché, oltre a ridurre le prestazioni impedendo un corretto flusso dell’aria, si rischia di surriscaldare la macchina.

Pareti e posizioni di installazione
Le variazioni climatiche a cui sono sottoposte le pareti esterne più esposte (sole diretto, esposte a nord, ecc..) possono influire sulle performance del climatizzatore così come la posizione in cui viene installato. Meglio evitare i corridoi con porte aperte per raffrescare più stanze, posizionare l’unità in basso o con l’aria che “batte” sul letto o sul divano.

Bonus condizionatori 2022

Ora che hai tutte le informazioni per una scelta consapevole, ti chiederai a quanto può ammontare la spesa per l’acquisto e l’installazione.

La spesa per l’acquisto varia in modo importante in base alla tipologia scelta, si va dai modelli più economici che richiedono un investimento di circa 300 euro a quelli più tecnologicamente avanzati e complessi per cui è possibile arrivare a spendere oltre i 1000 euro.

Anche per l’installazione occorre considerare diverse variabili: dalla complessità della progettazione alla quantità di unità interne ed esterne da collegare, dalla presenza e dall’impatto di eventuali opere murarie al numero di tecnici impiegati.

Un investimento che in alcuni casi può diventare importante, a fronte però di un netto miglioramento della qualità degli ambienti e del benessere. Per ridurre l’impatto economico dell’acquisto è possibile usufruire di detrazioni e incentivi messi a disposizione dallo stato che permettono un risparmio fino al 65% o che possono rientrare nel Bonus 110% nel caso di ristrutturazioni.

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